Oceani | Viaggiare | Immagini | Narrativa | Scienza | Informatica | Spanish |
RICORDIGianni Nigro |
PICCOLA FARFALLA - 1983Tusei una piccola farfalla come diceva una lontana canzone di un milione di anni fa. L’abbiamo ascoltata assieme in silenzio (una volta tanto tacevo anch’io!) le mie mani posate sul tuo caldo maglione nel fumo penetrante di sigaretta chiusi nel piccolo abitacolo che ci isolava dal mondo. E sentivo tra le palme delle mani la tua vita violenta di ragazza di vita che pulsava. Anche se giacevi immobile assonnata leggermente stravolta eri come una piccola farfalla perfettamente bloccata immobile ma pronta a spiccare il tuo volo quotidiano. Ogni giorno lasci le corolle del tuo fiore di cemento e voli e il tuo corpo è il tuo giocattolo preferito usi la tua mente la tua sensibilità come un pilota folle usa la sua auto affrontando ogni curva al limite della sbandata la sensazione è il tuo hobby il tuo credo il tuo tutto in un turbinio di volti di mani bocche flash aghi sesso di soldi parole come un vento travolgente come un volo impazzito. Tu sei una piccola farfalla dai colori sgargianti dai movimenti tremendamente femminei. Ogni tuo gesto il tuo sguardo un sorriso e un occhiolino d’intesa il muoversi delle tue piccole mani tutto sa di femmina. E ora tu lo sai ora tu lo hai capito e il tuo volo è sempre più ampio e io tuo viaggio è sempre più veloce e le curve le affronti a velocità sempre più folle usi il corpo come uno strumento dal quale suggere le sensazioni più stravolgenti e nessuno ti può fermare. A volte come nella canzone mi dico “non ti avessi mai incontrato!” Me lo dico alle cinque di mattina ma so già che alle undici affonderò il piede nell’acceleratore alla disperata ricerca di un tuo sorriso |